Piante verdi e floreali, arbusti e alberi: con questi elementi green è stato realizzato a Milano il primo esempio di Bosco Verticale.
Ideato dall’architetto italiano Stefano Boeri, questo progetto unico ha interessato tutto il mondo. Sai perchè?
Scoprilo nella nostra news!
La progettazione di un Bosco Verticale e di città foreste, da una brillante idea dell’architetto italiano Stefano Boeri, è ormai attiva in tutto il mondo.
Primo esempio di Bosco Verticale, è composto da due torri residenziali di 110 e 76 m di altezza e sorge in pieno centro a Milano a Porta Nuova e ospita 800 alberi, 4.500 arbusti e 15.000 piante.
In ogni Bosco Verticale è presente una quantità di alberi che occuperebbe una superficie di 20.000 mq.
Bosco Verticale: un sistema vegetale estremamente virtuoso e sostenibile
Il sistema vegetale del Bosco Verticale aiuta la creazione di uno speciale microclima, produce umidità e ossigeno, assorbe particelle di CO2 e polveri sottili.
Diventato uno dei luoghi più caratterizzanti del nuovo skyline milanese, ha piante che, seguendo le stagioni, ricoprono di colore i piani delle due torri residenziali.
È un modello di edificio residenziale sostenibile, un progetto di riforestazione metropolitana che contribuisce a rigenerare l’ambiente e la biodiversità urbana, senza espandere la città sul territorio.
Progetti nel mondo per la realizzazione del Bosco Verticale cittadino
A Tirana il Bosco Verticale sorgerà in pieno centro con una torre di 21 piani fuori terra e 4 piani interrati.
In prossima costruzione quello di Nanchino in Cina, prevista nel 2020.
Altri progetti sono in cantiere a Liuzhou e Shijazhuang, in Cina, in Centro America e nel Nord Africa.
Una mostra per raccontare il Bosco Verticale
“Boschi verticali e biodiversità urbana” è l’interessante mostra itinerante creata da Stefano Boeri e ospitata nei mesi scorsi a Lione e ora a New York.
Il progetto continua a riscuotere un grande e meritato successo in tutto il mondo. Orgoglio italiano.