Commercializzati in vaso da RB Plant, gli agrumi di Sicilia sono rinomati in tutto il mondo.
Per la bellezza della pianta, il profumo dei fiori, il gusto e i colori, questi meravigliosi frutti rappresentano un’eccellenza italiana.
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Sono il simbolo della Sicilia, capaci di rappresentarla nei colori e nei profumi: gli agrumi di Sicilia sono un concentrato di meraviglia italiana.
Per secoli gli agrumi di Sicilia sono stati il simbolo colturale e culturale della Sicilia, luogo in cui il visitatore è inebriato dal profumo di zagara.
Questi virtuosi frutti oggi possono facilmente raggiungere ogni destinazione per portare il profumo, il gusto e il sole di Sicilia.
Attualmente si contano più di 50 cultivar o varietà di agrumi e continuamente ne vengono trovate altre.
Le più famose sono sono i limoni, i kumquatt, il chinotto, il bergamotto, l’arancio e il mandarino.
L’origine degli agrumi
Dal latino medievale “agrumen” – dal sapore agro – risale a circa 4.000 anni fa nella regione dell’Asia orientale.
Qui nacquero le prime piante di agrumi e tra queste le arance, la cui diffusione verso Occidente è testimoniata dal nome persiano “narang”, che indica una particolare e ricercata pietanza della cucina persiana, denominata naranjija.
Le prime informazioni sugli agrumi si rintracciano in India e risalgono ai tempi delle primordiali forme di scrittura in sanscrito.
Poiché in sanscrito non esistono parole antiche per indicare l’arancia, si può ragionevolmente supporre che l’agrume sia stato importato in India dalla Cina circa 2000 anni fa.
Dall’India gli agrumi sono migrati verso l’Afghanistan e il Pakistan, per poi giungere in Occidente, come testimoniano i libri sacri ebraici.
Qui, si menziona la pianta di cedro con una certa ricorrenza, lasciando presupporre che gli ebrei conoscevano gli agrumi prima dell’Era cristiana.
Pensate che, inizialmente, gli agrumi vennero introdotti in Europa a scopo ornamentale.
Solo successivamente furono scoperte le qualità di gusto e nutrizionali dei frutti, oggi rinomati per l’alta concentrazione di vitamina C.
Agrumi di Sicilia: una curiosità sul colore delle arance
Nell’immaginario collettivo, l’arancia matura è di colore arancione, ma lo sai che non sempre è così?
Se per le arance Tarocco di Sicilia vale la regola del colore arancione per essere ritenute mature, la stessa cosa non si può dire per altre varietà di diversa provenienza.
Esattamente: le arance assumono il colore a seconda della zona di provenienza.
In Sicilia, dove il clima è particolarmente mite, la buccia delle arance diventa arancione grazie al fenomeno naturale chiamato “escursione termica”, ovvero la differenza fra la temperatura più alta e quella più bassa in un determinato intervallo di tempo e in un determinato luogo.
I frutti coltivati in Paesi con un clima molto caldo invece, rimangono di colore verde anche dopo aver raggiunto la loro maturazione.
Ora vi chiederete: ma perché in commercio vedo solo arance di colore arancione, anche se la provenienza non è nostrana?
Perché, per soddisfare i nostri canoni, i coltivatori trattano le arance di altra provenienza con gas etilenico, un composto organico innocuo per la salute dell’uomo che influisce sull’invecchiamento della pianta facendo diventare i frutti da verdi in arancioni.
Concludiamo dicendo che gli agrumi di Sicilia sono un’eccellenza italiana che puoi anche coltivare nel tuo giardino o sul tuo terrazzo.
Una pianta che racchiude tutte le caratteristiche più belle a cui non si può rinunciare.